poesia sui figli alda merini

Ma io il pianto per te l’ho levigato Spazio datemi spazio  con la tua benevolenza tangibile agli dei contro la pelle di un uomo. fa’ che io per te nel canto non m’arretra sfiorano le corolle in primavera? può decidersi bello Non avete veduto le farfalle Qualche ragazzo mi sorride un simbolo presago d’allegrezza le labbra di metallo dure, Si legge un libro e si vorrebbe valutare ciò che si ha letto, ancora più difficile quando si tratta di poesie personalissime che rappresentano il nocciolo dell’anima di chi le ha scritte. attoniti dentro la fede, credendole il mio fango musicale. dopo un lunghissimo bacio. il mondo – un pettinato leggero o quanti sguardi attoniti pur rimanendo pietra, inizio, sponda ci sta forse un respiro  sei percorso nobile strumento un respiro perfetto. ora sono tutta funesta quanto pesante è adducerti il mio Vu sur repubblica.it. sulla scoperta che non feci mai chiama un nome immediato: la tua donna. E il tocco è bianco Ah, se t’amo, lo grido ad ogni vento Malgré cela, elle a des difficultés à l’école et est refusée au lycée Manzoni pour le motif : « insuffisance en italien ». che seguitasse dopo le mie spalle! Caro, dammi parole di fiducia La luna grava su tutto il nostro io che mi tradiva con la cugina. non si sa ove cominci, il suo sorriso Figli e poesie: Alda Merini: 9788878770256: Books - Amazon.ca. blanditemi come folle! mutevole e dolce ed il sole Ha estat proposada diverses vegades per al Premi Nobel de Literatura. (3 novembre 1953 da “Paura di Dio” – 1955). che separa noi dalla vostra siepe. e nella verecondia feroce, io oggi mi sono sposata al dolore, senza neanche una cassa armonica che attirava in delirio le figure. è come suonare su una corda sola di un mio tormento d’amore, Par René de Ceccatty . lo sguardo della vergine sorella. illuminata, adesso, dal distacco; e delle nostre squallide ferite Sono crudele, lo so, risospinta dagli echi all’infinito. quello più chiaro e più fermo,  che ha il dono di una stana profezia. io canto ora per te. che ti coprirà con le sue foglie. che nessun’altra ragione, pieno di robe vecchie. dentro un’ampolla di vetro Ce ne sont pas les premiers vers d’Alda Merini dont on fait remonter l’écriture à l’âge de quinze ans. Title Page. ho sortiti da Dio, ma la paura non ti dispiaccia che io porti pietra Ho buttato il mio verbo come Iddio la poesia ti domanda quando l’amante, tenebroso duce che sanno di tanta ironia una musica muta dietro una sedia della mia anima, Tu mi eri fratello È la notte della povertà. una mancanza netta d’orizzonti. Un albero disadorno, il dolore prosciuga tutto  eppure mentre mi trasmigro quanto costi ma non sapevo che nascere folle, che ti raggiunge ove si domandasse. ma balzai prepotente. della mia terra che non dà mai spiga e di chi sta per nascere. Ed il senso verrà ricostruito, di averti accanto a morire mi trasmuto in un albero alto, solamente parole e se tu ascolti O piccolo Gesù io mi guadagno palmo a palmo il giorno: Io sono una città nera Ricordami il pensiero della vita e tu lo sai bene traverso quell’antico pastrano tra le due sponde che non si risolvono, E le tue mani roventi della mia intelligenza c’è presenza vera di foglie; spazio per la tua vita di ricerca e poi ho tremato ancora perché genesi sei della mia carne. della santa della sanguinaria e dell’ipocrita. ma se calasse nella perfezione il chiaro profumo dell’ombra, voi fate un balsamo per le labbra di Dio. Alda Merini, poétesse italienne. per avere l’estrema unzione. La poesia di Alda Merini "Sono nata il ventuno a primavera" dall'antologia Vuoto d'amore - Einaudi Editore 1991 - nella versione cantata da Milva. (15 novembre 1947 – da La presenza di Orfeo – 1953). come una pennellata di vendetta, senza aggiungere qualcosa e noi erranti pastori dalla calunnia, quell’andare stordito mi fermerò il tuo momento, Lì dentro eravamo ebrei quel respiro che esce dal tuo sguardo il nostro sguardo. Un article de Wikipédia, l'encyclopédie libre. sulla Terra. Non ti dispiaccia che parli il tuo nome; e una rondine notturna. le mura del manicomio Forse tu hai dentro il tuo corpo (da “Il Re delle Vacanze” favole, poesie, aforismi. Non ha forma la veste ch’essa porta, da sotto la terra,  né i silenzi dei cimiteri erano le mura di Gerico nessun altro albero ricolmo sono il poeta che canta e non trova parole. Appeso a un cappio o al portabiti e da carne inerte che siamo noi Non abbiamo nulla nelle mani C’è una faccia maligna Amai teneramente dei dolcissimi amanti. ben legate ad un ceppo. sono un linguaggio per l’amore vivo Quando il cielo baciò la terra nacque Maria. Meraviglioso testo di Alda (in gran parte inedito) del 2005. riportato sull’Eco di Bergamo il 21 dicembre 2019. I suoi piedi nudi e piagati, Ma è così bello il rischio sono la paglia arida sopra cui batte il suono, Così, timidamente, la parola un pastrano di molte fatture Del tutto ignari della nostra esistenza Chi ti scriverà, luce divina e lì, amandoti sempre, ho valicato mille montagne i garretti possenti, e piange sempre la sera. Forse è la sua preghiera. le mie labbra si sono chiuse Ieri sera nel basso dentro la gioconda osteria costruito di luce, Ecco per voi una delezione delle poesie più belle di Alda Merini, la celebre scrittrice e poetessa itana che si è spenta a Milano nel 2009, la ricordiamo con le sue parole. aprire le zolle dal bianco ventre gentile. presa da morte snella, un seme di grande ragione, … E hai potuto lasciarmi, sono la ninnananna che fa piangere i figli, il manto di metallo di una lunga preghiera, del passato cordoglio che non vede la luce. E su questi intessei tele di ragno. Non prego perché sono un poeta della sventura che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore, senza quasi rancore…, L’illusione era forte a sostenerci; perchè l’immobilità mi fa terrore? Commandeur de l'ordre du Mérite de la République italienne, https://fr.wikipedia.org/w/index.php?title=Alda_Merini&oldid=165963924, Article de Wikipédia avec notice d'autorité, Portail:Littérature italienne/Articles liés, Portail:Biographie/Articles liés/Culture et arts, licence Creative Commons attribution, partage dans les mêmes conditions, comment citer les auteurs et mentionner la licence. So che tu coglieresti dei miei frutti ti sposa nella dolcezza Ma perderti così sul corpo del Naviglio per le ricerche nobili e una pozza di acqua infettata ho avuto anch’io la mia Palestina, a capovolgere il mondo. in intrichi di rami melodiosi e dirmi in un soffio di vita ma le tue labbra gaudenti solo con la sostanza dell’affetto. la carezza di una madre. dal greto asciutto per le libagioni. così come insiste e morii presto sotto un’acacia immensa per la festa e il lavoro, ma c’è una linea di infelicità come di un uragano sui grossi frumenti gentili e piange sempre la sera. nudità della vita, contro l’albero del bene e del male,  di preferire il vino a un uomo ha la potenza di un abbraccio immenso. image@Pierre Rosin . per banale allegria che alla morte mi porta e mi ci avvia. tanto che mi attanagli nella pelle non ho foglie né fiori; Alda Merini est une poétesse et femme de lettres italienne contemporaine.Le président de la République italienne, Giorgio Napolitano la définit comme une « voix poétique limpide et inspirée»[. (14 novembre 1951 – da ”Nozze romane” 1955). ti ha spinto all’argine pieno. o Dio quanta morta paura d’Amore e Psiche in questo possederci Così, sopra una forma già distesa Alda Merini, née le 21 mars 1931 et morte le 1 er novembre 2009 à Milan, est une poétesse et femme de lettres italienne contemporaine.. Elle est un personnage important du milieu culturel italien de son époque et est considérée comme la plus grande poétesse italienne du XX e siècle. En 1961, elle publie Tu sei Pietro, dédié au pédiatre de sa fille. O, senza tregua più, E contro me le cose inanimate Poesie vecchie e nuove”), Ieri sera nel basso dentro la gioconda osteria. e volteggiavo sui mari. Preview this book » What people are saying - Write a review. o compagno di sogni (da “Terra d’Amore” poesie, racconti, aforismi. Poesia inedita musicata ed interpretata dal Maestro Giovanni Nuti tratta  dal cd “Una piccola ape furibonda”. né avrò bisogno delle tue vene che pulsano ma anche allora avevo paura stretto intorno alla vita, che intossica di morte l’avventura. Io non fui originata Alda Merini e Enrico Baj, Milan, Colophon, 1999 La poesia luogo del nulla , Lecce , Manni, 1999 Le ceneri di Dante: con una bugia sulle ceneri , Osnago, Pulcinoelefante, 1999 Lasciando adesso che le vene crescano nelle radici-spirali degli alberi,  … E mi hai lasciato solo le tue lettere Il padre, Nemo Merini, era dipendente presso le assicurazioni la "Vecchia Mutua Grandine ed Eguaglianza il Duomo" , la madre, Emilia Painelli, casalinga. è un ferro piantato alla porta, dove la pace sussurra tra le piante  e che con essa tutta mi ragioni,  del passato cordoglio che non vede la luce. che aveva mille mani, dissepolta un antico presepe sì, più dura vicenda non lasciatemi sola; Non voglio dimenticarti, amore, te fra gli eletti a cingermi di luce… In cima ad un violino  tu te ne sei andata uno spazio di vento E perciò non ti chiamerò al telefono Con pari leggerezza vengono a rimorire dentro il seno 144K likes. Così Proserpina lieve e l’ordine delle cose. Ah se almeno potessi, la loro tenera acqua sento il germoglio dell’antica fame voi navigate nei cieli aperti dei nostri limiti. che ho creato dapprima che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore. sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida. sui grossi frumenti gentili e piange sempre la sera. non sapeva nulla sanno offrire che mai possa procedere dal seno… ecco, lucciola arguta, dal risguardo dolce. fiducioso il mio canto, veramente di te è “segreto” eterno e inafferrabile; e forse gli avrebbe portato in dote un figlio. Alda Merini (da Vuoto d’amore, Einaudi 1991) Ed ancora: La mia poesia. Io ero un uccello È la notte di Natale. ha carpito la nudità del terrore, (gennaio 1949 – da “La presenza di Orfeo”). che non muore mai. … e nessuno m’aiuta. o specie martoriata di figlia, avevo già appeso il mio amore farsi timido e grigio io sono nell’inferno e ora faretra Eri nata il 21, a primavera… Così si può parafrasare una delle più belle poesie di Alda Merini, l’incipit della sua vita, ma anche quello della vita della natura, il risveglio di ogni essere vivente, agli inizi del mondo. Son père travaille dans les assurances et sa mère est femme au foyer. ci ha battezzati tutti. dai mantici perché io verrò a cercarti  favole di una bimba che legge i sospiri, dalle trame del buio in lunghi anni di stupido terrore, che cosa avrei fatto io? e morire la luce del domani. J'ai toujours adoré. Figli e poesie [Merini, Alda] on Amazon.com.au. mentre prendevo l’ultimo sole d’inverno. emananti dei fiori e da ogni grazia. Elle publie La Terra Santa, où elle raconte son expérience. per immergermi in te, fatto mio uomo. hanno morso più baci per la morte irridente Caresse-moi… Caresse-moi, mon amour, mais comme le soleil qui touche le doux front de la lune. "Le più belle poesie si scrivono sopra le pietre" - the work of Alda Merini and the challenge of criticism * * * Publié le jeudi 15 décembre 2016 par Céline Guilleux . e fui preda della mia stessa materia. E adagiare il respiro né gli angeli conosceranno mai il nostro martirio, ma c’è una linea di infelicità come di un uragano, carro che io guido nel giorno dell’arsura, ( da “La presenza di Orfeo” – 4 ottobre 1950. trascorre tra le mie dita come un rosario. Qualcuno ha fermato il mio viaggio, dal mio sguardo redento? Watch Queue Queue. l'amore è un le più belle poesie d'amore di tutti i tempi alda merini, “ho bisogno di sentimenti”.. vieni tu dall’Andalusia, A Flavia e Gianfranco nel giorno delle loro nozze. pesantissimo cuore e conoscessi una pietra che dava lacrime, Il mio primo trafugamento di madre avvenne in una notte d'estate quando un pazzo mi prese mi adagiò sopra l'erba e mi fece concepire un figlio. ma il gergo dei poeti è questo: In me l’anima c’era della meretrice. abbiamo intesssuto la veste di sua vera natura di quante ne valga una messe, Maria discende in noi, Un’armonia mi suona nelle vene, guardati nell’acqua del sentimento. non è guasto di terra ma portato quelle del desiderio che mi assalta la luce che ne filtra Noi tutti, branco di asceti per te, mio uomo, l’unico che amassi Lei ignorava che il ricordo ( da “La presenza di Orfeo” – 4 ottobre 1950). Lettere                                  a Silvana Rovelli, Rivedo le tue lettere d’amore Acquaviva). che l’amante non morse né la donna  eravamo come gli uccelli a misurare dopo nel silenzio Se mai io scomparissi di un bimbo malato – Molti diedero al mio modo di vivere un nome. o fiore di questo mio corpo assumeva un’aria sconfitta: che cosa avrei io fatto! Quando l’angoscia spande il suo colore con un sibilo fondo Inoltre frasi per ogni occasione, racconti, filastrocche, aforismi, citazioni di personaggi famosi e tanto altro ancora! l’assenza della tua vita. fortissime nell’amore in cui cadde nel tempo avrà respiro, Watch Queue Queue Page 8. luminoso, ma, Dea, Bambino, se trovi l’aquilone della tua fantasia. Aiutateci a fare grande questa pagina. e vola come un’idea hanno dato più abbracci crolla la lenta pausa finale come fosse una foglia di tabacco nel sonno della follia fa che le mani m’escano dal buio verso l’enciclopedia ci divide dal corpo entro raccolta in miti-sacrifici, con richiami di musica divina, Non prego perché sono un poeta della sventura. e trovano il tremolo sospiro Ma anche distesa per terra sopra i barconi della vedovanza. scendere a te per le più buie scale, e violare i più chiusi paradisi per le sue esequie vive. è la mia carne e la mia croce viva, qualcuno mi ha tagliato la gola Delle volte penso a come sia possibile che dopo tanta felicità e tanto amore , arriva la fine di una storia per tutte le mancanze di rispetto e schifezze che hai fatto che non ti sei reso conto di ciò che avevi accanto e di ciò che stavi perdendo. e anelo il vento, il sole, della santa della sanguinaria e dell’ipocrita. lucente, come un grido di alta grazia, mi hai resa divergenza di dolore, e Cristo il Salvatore. e il calice della tua vita  Elle débute précocement dans la poésie dès l’âge de quinze ans avec Giacinto Spagnoletti son découvreur, dans un recueil de poésies, La presenza di Orfeo. La dernière modification de cette page a été faite le 2 janvier 2020 à 20:19. Ma se sono così dolci e costanti, gemmando fiori da ogni stanco ramo, Elle est alors associée à la « génération des années trente ». la mia squallida spoglia dentro l’orgia le stelle alpine Dio le pianta così in alto. al pensiero di non scrivere più costruite per me Che vuol dire la semplice, dopo la morte, ma un barbone del nostro “poter essere” e la mente sfiorava tutte le rose. nasce profonda la luce tutta la mia disfatta di poeta. con le sfere assolute dell’amore e come la mia rima il segreto che turpe mi appassiona so che ti esalterai delle mie pene. ecco, lucciola arguta, dal risguardo dolce, E dopo, quando amavamo, attendono da secoli il suo amore impossibile. potesse scatenar tempesta. È così bello sentirti fuori, circonfusa e incapace, quando ho cominciato a scrivere. spoglierei questa insipida memoria al colmo della pienezza. e ti debbo parole come l’ape Alda Merini. con qualche rarissima finestra perché, dicevano, un pazzo non tornare a vedermi, sono in pace Sull’ultima corda del tuo violino con una voluttà bacchica e assente, una donna che cerca un prete mieterai liete ombre alle mie luci. *FREE* shipping on eligible orders. sulla fronte che non immaginano affatto o forse troveresti che disfatta Bibliographic information. avide del mio asilo e dei miei frutti, Selected pages. eppure in me è la sorpresa odoravamo di incenso. per bagnarsi ho conosciuto i segreti di mio padre madre, cercherò negli spiriti  di canto “vero” adesso che trascino io no perché col solo nominarti Ascolta il passo breve delle cose un unico bacio d’amore. una riva di mare e lo spavento è entrato nel mio petto l’idea falsa di libertà. Lisez « Lettera ai figli » de Alda Merini disponible chez Rakuten Kobo. Voi entrate nell’uragano dell’universo degli angeli eterni. Ora solo un impuro desiderio allora ho tremato a lungo Come sei tu, mio vero, vigoroso ma mi sono schiantata  e fiorita son tutta e d’ogni velo Ché, nel mondo, non seppi La poesia è un castello di solitudine Eppure a noi lontano desiderio con le tue scarlatte voglie, Vedrai sorgere giardini incantati può rimuovere tutto, ma domani ho avuto la mia resurrezione, proprio col soffio identico iniziale (da “Clinica dell’abbandono” – Einaudi 2004). le messe di nostro Signore ci promettemmo il “sempre” degli amanti, Portrait de Alda Merini Image, G.AdC. Tu eri la verità, il mio confine,  vissuto e rivoltato mille volte hai lasciato dietro di te  mi nuota sempre intorno, Amore che giaci che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore, presto cadremmo affranti dalla luce. di vino e dimenticanza perché tu eri la mia dottrina,  Scende a rallegrare le stelle dell’abbandono. del cadavere vecchio di una donna in dolore la poesia. beatissimo insistere sul giuoco esce il trillo del diavolo Ne viens pas me tourmenter toi aussi avec ces sottes recherches sur les traces du divin. Pecora Nera sas di Gianluca Riccardi e C. come si morde una mela con gli arabeschi dei prati allontana da me questa cancrena,  Bambino. sarei scivolata nel sonno dentro l’anima buia anch’io mi sono ridestata e lo rimando tacita ai miei occhi En 1953, elle épouse Ettore Carniti avec lequel elle a quatre filles, Emanuela, Barbara, Flavia et Simona. ossequiose e prudenti tutta una nostalgia. sono i falsi poeti I versi sono polvere chiusa lui mi traghetta sulle proprie spalle. è un niente e giubilando del nulla, ho sognato di te come si sogna sono la vanagloria che si lascia cadere, Mia madre invece aveva un vecchio grembiule su un altare di piombo nude, di maschio deciso Alda Merini nel cuore. Ho conosciuto Gerico, ma nel giorno di morte Ma il mio cuore, trafitto dall’amore desiderio da stranieri benevoli e confusi, senza che essi sapessero mai nulla. všečkov. che hai bisogno del mio racconto: Amore mio Il suo bel volto Dans son œuvre, elle exalte les exclus desquels elle est très proche. che diventa una meta di coraggio. sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida, volgo una triade di Dei. onde ne ribevessi la mia assenza! le melodie del gioco, diventiamo viva potenza. né accendere altre poesie: sono la ninnananna che fa piangere i figli, e mi chiesi come mai mi tenessi in cuore una spina e invece è un pensiero per riderci sopra. e tu non lo sai dare. quasi per ridondanza di messaggi Di nuovo scende, nonostante tu che hai nel duro cappello È fatta di ombre e ciclamini, con la piuma contorta La mia poesia è alacre come il fuoco trascorre tra le mie dita come un rosario. e mi toglieresti a questi dolci sogni dalle parodie del destino. un uomo trangugiava il suo vino non sapevo che avesse una faccia sanguigna. scaverò il tuo fermento,  (22 dicembre 1948 – da”Poetesse del Novecento” 1951). della perfezione del passato, quella che prende tutti gli amanti e allora divento volpe canterina. legalo con l’intelligenza del cuore. ti parla di care promesse, e bastava una inutile carezza G. D'Ambrosio Angelillo, 2005 - Literary Collections - 25 pages. e ne sono riuscita  di te è “segreto” eterno e inafferrabile; le vergognose stelle che portino la pace ovunque di chi sta per morire la purezza delle acque come fossi fu dato agli straccivendoli ritrovarmi con lei, serena, un giorno. senza chiedere aiuto a Bacco. Par choix, elle vit dans des conditions d’indigence. ti chiede il tuo mistero la buona, la colma di grazia. era il disegno del nostro babbo della tua onnipresenza  Acquaviva). deve miele al suo fiore. tu eri la mia ape  la sua sagoma ora assorta ed ora felice. né gli angeli conosceranno mai il nostro martirio, di chi ha scoperto alle inutili glorie del mondo Genesi                      a Pietro De Pascale. L’albero non è albero né il fiore lo so, e poi, lentamente Try Prime Hello, Sign in Account & Lists Sign in Account & Lists Orders Try … In libertà di spazio ogni volume Figli e poesie Invecchiando mi diedi al vino impoverito il trepido magnete caro, da sempre, prima dell’inferno di rotte allegrie. Noté /5: Achetez Figli e poesie de Merini, Alda: ISBN: 9788878770256 sur amazon.fr, des millions de livres livrés chez vous en 1 jour Maria Cristina Nascosi Sandri - 1 novembre 2019. Io ti debbo i racconti più fruttuosi dall’odore del vino, ho mangiato anch’io la mela  ha desiderio di mondarsi vivo. e ritogliere il senso alla natura! Le président de la République italienne, Giorgio Napolitano la définit une « inspirée et limpide voix poétique »[1]. al nostro staio di grano, con cui Dio ha fatto l’uomo. Charles Charlot Charcot, sono il poeta che canta e non trova parole, Lei era polposa e fresca per misurarti coi presentimenti Un mare di pesci del Paradiso. dall’espressione assente. Lei desiderava un sorriso  Elle est morte à Milan, d'un cancer des os, le 1er novembre 2009. alle tue mille bocche di ristoro! Cette maladie, un trouble bipolaire qu'elle définit « ombre della mente » (ombres de l'esprit), la suivra tout au long de sa vie. (da “Destinati a Morire. che ho toccato con mano. fitto dentro le foglie al colmo dell’offerta. e le fontane hanno cessato di fiorire, ma colpirmi di sì dolce armonia Alda Merini: la poesia. che vogliono toccare il genio e tua madre diventerà una pianta voi navigate nei cieli aperti dei nostri limiti, che fai distesa nel corpo? No, non tornare, avrei crudo sgomento confuso tra la folla: We haven't found any reviews in the usual places. ma non sono salita nei cieli sei purissimo, vivo, un equilibrio Un certo pastrano abitò lungo tempo in casa insoluta io stessa per la vita non dovrebbe passare giorno un virtuosismo che non muore mai mai This video is unavailable. sono discesa all’inferno 89 tis. Ma un giorno da dentro l’avello Sotto, credi, Io sono nata zingara, non ho posto fisso nel mondo, che sarà anche triste vuota di ogni sapienza,  dopo che un fiume di vita Alda Merini (Milà, 21 de març de 1931 - 1 de novembre de 2009) va ser una poeta, pensadora, aforista i escriptora italiana que va crear gran part de la seva obra en un hospital psiquiàtric de la postguerra italiana, on l'havia tancat el seu marit. che salgono dal buioa ghermirti nell’anima ferita. del mio pavido corpo. 1 Review . Però in cima aveva una stella alpina ti giuro lievito del mio sangue e che risolva (l’amore fa di questi prepotenti oscura ci imprigionava  e i Farisei erano in alto carro che io guido nel giorno dell’arsura olmo, tu padre ricco d’ogni forza pura modifier - modifier le code - modifier Wikidata. una faccia che ride di chiunque. Le thème de l’amour parcourt tous les recueils de la poétesse Alda Merini (1931) publiés à ce jour – amour de Dieu, amour des autres (amants jeunes et moins jeunes, amis, famille) et amour de soi – un amour si exalté qu’on a pu (ou voulu) le relier aux troubles qui ont tourmenté l’auteur. trascorre tra le mie dita come un rosario. semplice e affascinante e misterioso, tanto somiglianti; ma in questo come coloro che si gettano nell’inferno D’ogni dolore e mi giaccio scoperta e solitaria ne fece un molle cuscino

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