Il divieto di monetizzazione delle ferie non godute è rafforzato dalla previsione di una sanzione amministrativa a carico del datore di lavoro, variabile … lav., 10/05/2017, n.947. Nel diritto al trattamento economico riconosciuto all’aspettativa da transito non è, pertanto, compreso il diritto alle ferie, né tampoco il diritto alla monetizzazione delle ferie non godute. Questa indennità è pari a 5,19 euro. Le ferie non fruite, normalmente, non possono essere pagate. Se provate a chiedere in giro, nel nostro ambito, of course, riceverete varie risposte che variano tra: “sì certo”; “non senz’altro”; “boh, non lo so”.E questo, col … Il divieto di monetizzazione, poi, viene meno per i giorni di ferie ulteriori concessi o dal contratto individuale, o da quello collettivo. La monetizzazione delle ferie maturate e non fruite aveva trovato una prima regolamentazione, specifica ed espressa, nei CCNL dei diversi comparti della pubblica amministrazione, sottoscritti per il quadriennio normativo 1994-1997, nella prima tornata “privatistica” attuativa della riforma introdotta dal d.lgs. Così correttamente interpretata, la disciplina impugnata non pregiudica il diritto inderogabile alle ferie, come garantito dalla Carta fondamentale, dalle fonti internazionali e da quelle europee, che sarebbe violato se la cessazione dal servizio vanificasse, senza alcuna compensazione economica, il godimento delle ferie compromesso dalla malattia o da altra causa non imputabile al lavoratore (sentt. Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su: Fanpage è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 26/07/2011. Nel caso in cui anche tale richiesta dovesse rimanere senza risposta da parte del datore di lavoro, al lavoratore non resta che rivolgersi alle Autorità Giudiziarie (Tribunale del Lavoro) per ottenere quanto dovuto. Tale divieto è stato oggi ancor più rafforzato per la categoria dei dipendenti pubblici. Non è fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 5, comma 8, d.l. La vaccinazione potrebbe diventare obbligatoria in primavera, Perché la Germania ha acquistato altre 30 milioni di dosi di vaccino Pfizer, Perché l'arrivo del vaccino di AstraZeneca è una buona notizia per l'Italia, Quando toccherà ad anziani, insegnanti e giovani, Allergico ai crostacei, grave reazione al vaccino di Moderna, l’indennità sostitutiva per ferie maturate, Coronavirus, niente ferie per 6 italiani su dieci, Napoli, incendio in via Marina: fumo nero sulla città, Avellino, festeggia 100 anni dal balcone: tutti cantano tanti auguri a Giovannina, Divieto covid, gli zampognari restano a casa: "Ma suoniamo per voi", Spazzini Asìa impegnati ai seggi per le regionali, nessuno raccoglie i rifiuti in città, Il compleanno in quarantena di Gigi Hadid, Rientro dall'estero dei lavoratori: quarantena obbligatoria e diritto alla malattia. ... mi dispiace ma le ferie non possono essere monetizzate se non al termine del rapporto di lavoro lo sancisce la costituzione art.36. Nel dettaglio, il datore di lavoro si libera dall’obbligo di corrispondere tale indennità allorquando dimostri di aver consentito al lavoratore di godere dei giorni di ferie maturati in tutti i modi possibili, ma il … Il dlsg. Il divieto di monetizzazione delle ferie di cui all’art. La monetizzazione delle ferie non godute in luogo dei riposi compensativi è ipotesi residuale, subordinata a precisi presupposti, espressivi di comprovate scelte operative, imputabili all’amministrazione; pertanto generalizzare tali ipotesi nel caso di estenderla anche ai casi nei quali è documentato che la mancata fruizione delle ferie dipende da calcoli di convenienza del dipendente, significa obliterare la specifica … La risposta a questa domanda è no. 5, comma 8, d.l. T.A.R. | Codice Univoco: M5UXCR1 | IBAN: IT 07 G 02008 16202 000102945845 - Swift UNCRITM1590, Supporto legale 100% online per avviare e gestire la tua attività, Questo sito contribuisce alla audience di, Richiedi una consulenza ai nostri professionisti. 1, comma 1, l. 7 agosto 2012 n. 135, va interpretato nel senso che tale disciplina non pregiudica il diritto alle ferie ove prevede che non si possano corrispondere in nessun caso trattamenti economici sostitutivi, giacché correla il contestato divieto a fattispecie in cui la cessazione del rapporto di lavoro è riconducibile a una scelta o a un comportamento del lavoratore (dimissioni, risoluzione) o ad eventi (mobilità, pensionamento, raggiungimento dei limiti di età), che comunque consentono di pianificare per tempo la fruizione delle ferie e di attuare il necessario contemperamento delle scelte organizzative del datore di lavoro con le preferenze manifestate dal lavoratore in merito ai periodi di riposo, sicché la norma in parola va interpretata come diretta a reprimere il ricorso incontrollato alla monetizzazione delle ferie non godute, contrastandone gli abusi, e a riaffermare la preminenza del godimento effettivo delle ferie, per incentivare una razionale programmazione del periodo feriale e favorire comportamenti virtuosi delle parti nel rapporto di lavoro, senza arrecare pregiudizio al lavoratore incolpevole. Ed eccoci ad un altro frequente interrogativo quando si parla di ferie e permessi non goduti: quanto vale un giorno di ferie? Le ferie non godute per esigenze di servizio, per malattia, o per impedimento di carattere personale possono essere fruite nell’anno scolastico successivo: dai docenti: nei periodi di sospensione dell’attività didattica; dal personale ATA: di norma, non oltre il mese di aprile, sentito il parere del DSGA. L’INPS prevede che il termine per il pagamento delle ferie non godute sia di 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione delle ferie oppure quello stabilito dal contratto. Al fine di garantire il diritto al godimento delle ferie maturate, i Contratti Collettivi e, successivamente, il D. Lgs. 95/2012. Tale normativa, quindi, ribadisce l’obbligo per i dirigenti ed i dipendenti pubblici di godere delle ferie, dei riposi e dei permessi così come previsto dalla legge e dai contratti collettivi, ma vieta in modo categorico e senza eccezioni, il pagamento dell’indennità sostitutiva delle ferie, permessi e riposi maturati e non goduti durante il rapporto di lavoro. 13 del CCNL 2007 che prevede il pagamento sostitutivo delle ferie all’atto della cessazione del rapporto di lavoro (con la conseguenza che deve ritenersi assolutamente vietata la monetizzazione delle ferie in co… Il divieto di monetizzazione delle ferie non godute è rafforzato dalla previsione di una sanzione amministrativa a carico del datore di lavoro, variabile da un minimo di 130 euro ad un massimo di 780 euro. Pertanto, al ricorrere di tale ipotesi, il dirigente non solo non ha diritto alla “monetizzazione automatica” delle ferie non godute non riferibili al periodo ancora pendente al momento della cessazione del rapporto ma ha anche preclusa la tutela risarcitoria sotto il profilo civilistico ordinario. Le ferie sono un diritto, costituzionalmente garantito, del lavoratore al quale lo stesso non può rinunciare. Tuttavia può accadere che, al termine del rapporto di lavoro, il lavoratore non goda delle ferie maturate durante lo svolgimento dell’attività lavorativa in tal caso l’art. 7 della direttiva 4 novembre 2003, n. 2003/88/CE, in quanto, nell’àmbito del lavoro pubblico, prevederebbe il divieto di corrispondere trattamenti economici sostitutivi delle ferie non godute, anche quando il mancato godimento non sia riconducibile alla volontà del lavoratore. L’art.5, comma 8, del D.L. Tuttavia il mancato godimento delle ferie maturate durante il rapporto di lavoro fa sorgere il diritto all’indennità sostitutiva, che spetta in busta paga a seguito delle dimissioni o del licenziamento o scadenza del contratto a termine. Bari, (Puglia) sez. Ugualmente, il Dipartimento della funzione pubblica ha specificato che il divieto di monetizzazione si applica solo a partire dal 07 luglio 2012 ( entrata in vigore del D.L. T.A.R. La Legge per Tutti Srl - Sede Legale Via Francesco de Francesco, 1 - 87100 COSENZA | CF/P.IVA 03285950782 | Numero Rea CS-224487 | Capitale Sociale € 70.000 i.v. La lettera di richiesta dell’indennità sostitutiva per ferie non godute. T.A.R. solo il periodo eccedente le 4 settimane può essere monetizzato. Il Tar di Catanzaro sottolinea l’insindacabilità del diritto alle ferie, giudicando idonea la monetizzazione anche per i militari. Reggio Calabria, (Calabria) sez. Spetta, quindi, in tale ipotesi l’indennità sostitutiva per ferie maturate e non godute, ciò in quanto il lavoratore al termine del rapporto (sia esso avvenuto per raggiungimento dell’età pensionabile, per dimissioni, per scadenza del termine o per licenziamento) non è più nella possibilità di godere delle ferie maturate. Fanpage.it sono da intendersi di proprietà dei fornitori, LaPresse e Getty Images. 3, 36, commi 1 e 3, e 117, comma 1, Cost., quest’ultimo in relazione all’art. 1218 c.c., secondo il quale al creditore incombe unicamente la prova dell’inadempimento, mentre sul debitore grava l’onere di dimostrare la non imputabilità di quest’ultimo; prova nel caso di specie, non fornita dall’Amministrazione. L’art. 6 luglio 2012 n. 95, conv., con modificazioni, dall’art. 5, comma 8, del d. l. n. 95/2012; in tutti i casi in cui le giornate di ferie sono state maturate prima dell’entrata in vigore del decreto legge e la fruizione non è stata possibile a causa della ridotta durata residua del rapporto di lavoro oppure per la sussistenza di una causa di sospensione del rapporto cui segua la cessazione (ad esempio, un periodo di aspettativa); uniche deroghe ammissibili al divieto di monetizzazione delle ferie sono quelle connesse a eventi indipendenti dalla volontà del lavoratore e dalla capacità organizzativa del datore di lavoro, quali le cessazioni del rapporto di lavoro determinatesi a seguito di un periodo di malattia, di dispensa dal servizio o in caso di decesso del dipendente. alcuni contratti prevedono la … Ferie non godute dal dipendente e preavviso. Ci sono però alcune situazioni in cui il mancato godimento può dar luogo alla monetizzazione. n. 170/2007, rappresenta un limite temporale che rileva solo ai fini del congedo e non può ritenersi invece applicabile alla diversa fattispecie della monetizzazione delle ferie non godute, che transita esclusivamente attraverso la presenza di ragioni non imputabili al dipendente che gli abbiano inibito di fare uso del congedo medesimo spettante. 66/2003 impone il divieto di monetizzazione delle ferie non godute, il che esclude la possibilità di una loro liquidazione in busta paga. La Cassazione ha inoltre richiamato la giurisprudenza di legittimità, ordinaria e amministrativa, che riconosce al lavoratore il diritto ad un’indennità per le ferie non godute per causa a lui non imputabile, anche quando difetti un’esplicita previsione negoziale in tal senso, ovvero quando la normativa settoriale formuli il divieto di “monetizzazione”. T.A.R. Il Tribunale Amministrativo Regionale di Bari, con la sentenza n. 848 del 7 giugno 2018 che qui si segnala, si è pronunciato sui presupposti necessari affinchè possa riconoscersi in favore del dipendente pubblico il diritto alla monetizzazione delle ferie non godute. Ma, potrai chiederti a questo punto, non è proprio possibile monetizzare in qualche modo le mie ferie non godute? n. 95/2012) e, pertanto, non opera: E’ questa quindi la speciale disciplina dettata per i dipendenti pubblici, i quali evidentemente sono destinatari di una normativa diversa dai dipendenti del settore privato. Il divieto di monetizzazione viene meno in una serie di circostanze, che rendono possibile, anzi obbligatorio pagare le ferie non godute ai propri dipendenti: vediamole assieme. La Corte d’appello di Bologna, in riforma della sentenza di primo grado, ha accolto la domanda dell’Azienda. La monetizzazione delle ferie non godute in luogo dei riposi compensativi è ipotesi residuale, subordinata a precisi presupposti, espressivi di comprovate scelte operative, imputabili all’amministrazione; pertanto generalizzare tali ipotesi nel caso di estenderla anche ai casi nei quali è documentato che la mancata fruizione delle ferie dipende da calcoli di convenienza del dipendente, significa obliterare la specifica funzione del congedo ordinario, rispetto al quale la indennità sostitutiva e la conservazione dei trattamenti economici accessori condizionati dalla presenza in servizio non svolgono un ruolo alternativo. I, 17/01/2017, n.14. Il diritto alla monetizzazione delle ferie non godute dei lavoratori subordinati pubblici costituisce un credito d lavoro, cui si applica il principio di cui all’art. Il piano di ferie viene determinato dal datore di lavoro tenendo conto delle esigenze dell’impresa e degli interessi del lavoratore. Come chiarito dal Dipartimento della funzione pubblica il divieto di monetizzazione non trova applicazione in tutti i casi in cui il mancato godimento delle ferie non dipenda dalla volontà del lavoratore e dalla capacità organizzativa del datore di lavoro. nn. Il ricorso giudiziario. La disciplina contenuta nell’art. VI, 10/03/2011, n.1535, Email (obbligatoria se vuoi ricevere le notifiche), Notificami quando viene aggiunto un nuovo commento. In particolare, se il mancato godimento delle ferie emerge dalle buste paga (solitamente nella parte bassa del cedolino paga sono riportate le ferie maturate, quelle godute e quelle da godere), il lavoratore potrà ottenere un Decreto Ingiuntivo altrimenti dovrà proporre un normale ricorso di lavoro nel quale dovrà dare prova del mancato godimento delle ferie maturate. Invero, proprio questa norma è utile per comprendere che i due periodi di servizio, quello da dipendente militare e quello da dipendente civile si ricongiungono tra loro, a tutti i fini, sicché le ferie maturate nel primo periodo da militare possono essere godute nel secondo, da dipendente civile.
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