T.A.R. Qualora il datore di lavoro non dovesse provvedere al pagamento dell’ indennità sostitutiva delle ferie non godute, il lavoratore dovrà inviare al proprio datore una lettera, preferibilmente tramite un legale di fiducia, di formale richiesta dell’indennità. 11, comma 4, del d.P.R. 36 della Costituzione imputabile alla pubblica amministrazione. Quando è ancora possibile? lav., 16/10/2019, n.514. Anche se il numero di giorni di ferie varia a seconda del CCNL di riferimento, mediamente ogni dipendente pubblico o privato matura 4 settimane di ferie all’anno.Di queste, almeno 2 settimane devono essere fruite consecutivamente entro l’anno di maturazione mentre le restanti possono essere godute nei 18 mesi successivi. Corte appello Milano sez. Tale divieto è stato oggi ancor più rafforzato per la categoria dei dipendenti pubblici. Il piano di ferie viene determinato dal datore di lavoro tenendo conto delle esigenze dell’impresa e degli interessi del lavoratore. 3, 36, commi 1 e 3, e 117, comma 1, Cost., quest’ultimo in relazione all’art. T.A.R. Le ferie che non vengono godute dal lavoratore entro i termini di legge, devono essere differite in applicazione del c.d. Iscriviti per rimanere sempre informato e aggiornato. 12, comma 3, d.P.R. Così correttamente interpretata, la disciplina impugnata non pregiudica il diritto inderogabile alle ferie, come garantito dalla Carta fondamentale, dalle fonti internazionali e da quelle europee, che sarebbe violato se la cessazione dal servizio vanificasse, senza alcuna compensazione economica, il godimento delle ferie compromesso dalla malattia o da altra causa non imputabile al lavoratore (sentt. | © Riproduzione riservata L’INPS prevede che il termine per il pagamento delle ferie non godute sia di 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione delle ferie oppure quello stabilito dal contratto. In alcuni casi particolari la contrattazione collettiva può stabilire dei periodi di godimento delle ferie superiori ai 18 mesi. Viceversa, tale diritto può essere negato al militare inidoneo in aspettativa e in attesa di transito al servizio civile, poiché il periodo di aspettativa da transito, con la sua dotazione del “diritto al trattamento economico”, conserva la stessa qualità di opportunità e vantaggi che possono essere resi possibili dal godimento delle ferie. il venir meno del diritto all’equivalente pecuniario di una prestazione comunque effettuata. Le ferie non godute genericamente non possono essere monetizzate. 11 settembre 2007, n. 171, ha precisato infatti che, in caso di transito del personale militare non idoneo al servizio nei ruoli civili, è possibile il pagamento delle ferie non godute solo quando, nell’Amministrazione di nuova destinazione, non è prevista la fruizione del congedo maturato e non fruito. 13 del CCNL 2007 che prevede il pagamento sostitutivo delle ferie all’atto della cessazione del rapporto di lavoro (con la conseguenza che deve ritenersi assolutamente vietata la monetizzazione delle ferie in co… Questa indennità è pari a 5,19 euro. La sentenza della Cassazione, sezione lavoro n. 15652/2018 del 14 giugno scorso ha sancito un importante principio in materia di monetizzazione delle ferie non godute dei dipendenti pubblici. La monetizzazione delle ferie non godute in luogo dei riposi compensativi è ipotesi residuale, subordinata a precisi presupposti, espressivi di comprovate scelte operative, imputabili all’amministrazione; pertanto generalizzare tali ipotesi nel caso di estenderla anche ai casi nei quali è documentato che la mancata fruizione delle ferie dipende da calcoli di convenienza del dipendente, significa obliterare la specifica funzione del congedo ordinario, rispetto al quale la indennità sostitutiva e la conservazione dei trattamenti economici accessori condizionati dalla presenza in servizio non svolgono un ruolo alternativo. Bari, (Puglia) sez. 95/2012. La presente disposizione si applica anche in caso di cessazione del rapporto di lavoro per mobilità, dimissioni, risoluzione, pensionamento e raggiungimento del limite di età”. Il divieto di monetizzazione delle ferie non godute è rafforzato dalla previsione di una sanzione amministrativa a carico del datore di lavoro, variabile … In linea generale, la risposta è no. Monetizzazione delle ferie non godute. Generalmente no, proprio per il motivo che abbiamo visto, e cioè che la legge prevede che tu non possa rinunciare alle ferie in cambio di denaro. Se provate a chiedere in giro, nel nostro ambito, of course, riceverete varie risposte che variano tra: “sì certo”; “non senz’altro”; “boh, non lo so”.E questo, col … Le ferie sono un diritto, costituzionalmente garantito, del lavoratore al quale lo stesso non può rinunciare. Il diritto alla monetizzazione delle ferie non godute dei lavoratori subordinati pubblici costituisce un credito d lavoro, cui si applica il principio di cui all’art. 5, comma 8, del d. l. n. 95/2012; in tutti i casi in cui le giornate di ferie sono state maturate prima dell’entrata in vigore del decreto legge e la fruizione non è stata possibile a causa della ridotta durata residua del rapporto di lavoro oppure per la sussistenza di una causa di sospensione del rapporto cui segua la cessazione (ad esempio, un periodo di aspettativa); uniche deroghe ammissibili al divieto di monetizzazione delle ferie sono quelle connesse a eventi indipendenti dalla volontà del lavoratore e dalla capacità organizzativa del datore di lavoro, quali le cessazioni del rapporto di lavoro determinatesi a seguito di un periodo di malattia, di dispensa dal servizio o in caso di decesso del dipendente. 7 della direttiva 4 novembre 2003, n. 2003/88/CE, in quanto, nell’àmbito del lavoro pubblico, prevederebbe il divieto di corrispondere trattamenti economici sostitutivi delle ferie non godute, anche quando il mancato godimento non sia riconducibile alla volontà del lavoratore. Ferie non godute dal dipendente e preavviso. Parma, (Emilia-Romagna) sez. Fanpage.it sono da intendersi di proprietà dei fornitori, LaPresse e Getty Images. Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su: Fanpage è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n. 57 del 26/07/2011. Trieste, (Friuli-Venezia Giulia) sez. 11, I comma, del d.P.R. Angelo Greco e iscritta presso il Tribunale di Cosenza, N.G.R 243/2016 - N.R. T.A.R. nn. Spetta, quindi, in tale ipotesi l’indennità sostitutiva per ferie maturate e non godute, ciò in quanto il lavoratore al termine del rapporto (sia esso avvenuto per raggiungimento dell’età pensionabile, per dimissioni, per scadenza del termine o per licenziamento) non è più nella possibilità di godere delle ferie maturate. Al fine di garantire il diritto al godimento delle ferie maturate, i Contratti Collettivi e, successivamente, il D. Lgs. Nel dettaglio, il datore di lavoro si libera dall’obbligo di corrispondere tale indennità allorquando dimostri di aver consentito al lavoratore di godere dei giorni di ferie maturati in tutti i modi possibili, ma il … Come chiarito dal Dipartimento della funzione pubblica il divieto di monetizzazione non trova applicazione in tutti i casi in cui il mancato godimento delle ferie non dipenda dalla volontà del lavoratore e dalla capacità organizzativa del datore di lavoro. La lettera di richiesta dell’indennità sostitutiva per ferie non godute. Un dirigente di una Asl emiliana otteneva dal Tribunale del lavoro una sentenza favorevole che gli riconosceva il diritto alla monetizzazione delle ferie (pari a 246 giorni) non godute. solo il periodo eccedente le 4 settimane può essere monetizzato. Ferie non godute: cosa dice la Legge. II, 26/04/2002, n.2180. Non si può negare al lavoratore malato che torna in servizio la fruizione delle ferie maturate, poiché la malattia non è propriamente una condizione esistenziale tale da consentire al lavoratore di fruire del riposo ristoratore e rilassante nonché delle attività ricreative e socializzanti che le ferie dovrebbero garantire. Stampa 1/2016. Mi potete dare delucidazioni in merito al possibile pagamento delle ferie non godute? 66 del 1963, 189 del 1980, 616 del 1987, 297 del 1990, 286 del 2013, 262 del 2015, 45 del 2016). La Cassazione ha inoltre richiamato la giurisprudenza di legittimità, ordinaria e amministrativa, che riconosce al lavoratore il diritto ad un’indennità per le ferie non godute per causa a lui non imputabile, anche quando difetti un’esplicita previsione negoziale in tal senso, ovvero quando la normativa settoriale formuli il divieto di “monetizzazione”. ... mi dispiace ma le ferie non possono essere monetizzate se non al termine del rapporto di lavoro lo sancisce la costituzione art.36. Si schiantano sugli scogli con la barca a vela: erano usciti nonostante il divieto per il mare... Nello chalet a Pozzuoli si balla senza mascherina e distanziamento, nonostante i divieti, Rinviata per maltempo la consegna delle dosi in Piemonte e Liguria, Oms: “Pandemia grave, ma potrebbe arrivare di peggio”, Con vaccino 30mila morti in meno in Italia nel 2021, Prima vaccinata a Milano: “Sono in perfetta forma”, Speranza: “13 milioni vaccini a fine marzo”, Medici negazionisti e no vax: aperta inchiesta, In Germania 8 persone hanno ricevuto 5 dosi a testa di vaccino, Quanti sono i giovani morti di Covid in Italia, Scoperta ulteriore variante: le caratteristiche, Zona rossa o arancione: il calendario delle feste, Vaccino Pfizer sarà efficace anche su variante inglese, Tabelle retributive CCNL acqua e gas: stipendio anno per anno, Tredicesima nel contratto Telecomunicazioni: come si calcola, Periodo di prova nel contratto telecomunicazioni: come funziona, Tabelle retributive e aumento stipendi nel CCNL radiotelevisioni private, CCNL gas e acqua: livelli, mansioni e classificazione del personale. L’art. "La Legge per Tutti" è una testata giornalistica fondata dall'avv. Le ferie non godute per esigenze di servizio, per malattia, o per impedimento di carattere personale possono essere fruite nell’anno scolastico successivo: dai docenti: nei periodi di sospensione dell’attività didattica; dal personale ATA: di norma, non oltre il mese di aprile, sentito il parere del DSGA. La disciplina contenuta nell’art. ferie non godute limiti di monetizzazione? Esiste infatti il divieto di monetizzazione delle ferie non godute. 66/2003 impone il divieto di monetizzazione delle ferie non godute, il che esclude la possibilità di una loro liquidazione in busta paga. La vaccinazione potrebbe diventare obbligatoria in primavera, Perché la Germania ha acquistato altre 30 milioni di dosi di vaccino Pfizer, Perché l'arrivo del vaccino di AstraZeneca è una buona notizia per l'Italia, Quando toccherà ad anziani, insegnanti e giovani, Allergico ai crostacei, grave reazione al vaccino di Moderna, l’indennità sostitutiva per ferie maturate, Coronavirus, niente ferie per 6 italiani su dieci, Napoli, incendio in via Marina: fumo nero sulla città, Avellino, festeggia 100 anni dal balcone: tutti cantano tanti auguri a Giovannina, Divieto covid, gli zampognari restano a casa: "Ma suoniamo per voi", Spazzini Asìa impegnati ai seggi per le regionali, nessuno raccoglie i rifiuti in città, Il compleanno in quarantena di Gigi Hadid, Rientro dall'estero dei lavoratori: quarantena obbligatoria e diritto alla malattia. 95/2012, convertito con L. n. 135 del 7 Agosto 2012, ha stabilito, infatti, che: "Le ferie, i riposi ed i permessi spettanti al personale, anche di qualifica dirigenziale, delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, nonché le autorità indipendenti ivi inclusa la Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob), sono obbligatoriamente fruiti secondo quanto previsto dai rispettivi ordinamenti e non danno luogo in nessun caso alla corresponsione di trattamenti economici sostitutivi. Infatti, al contrario di ciò che pensano in molti, la badante non può monetizzare le ferie non godute, poiché le ferie sono un diritto irrinunciabile, a cui neanche lo stesso lavoratore può rifiutare. I, 17/01/2017, n.14. “divieto di monetizzazio-ne”, ma in alcuni casi particolari si può ricorrere ad una indennità sostitutiva che compensi le ferie residue. L’indennità sostitutiva per ferie non godute è un diritto che sorge in un altro momento, ossia esclusivamente alla conclusione del rapporto di lavoro. Il divieto di monetizzazione delle ferie non godute è rafforzato dalla previsione di una sanzione amministrativa a carico del datore di lavoro, variabile da un minimo di 130 euro ad un massimo di 780 euro. Ove non espressamente indicato, tutti i diritti di sfruttamento ed utilizzazione economica del materiale fotografico presente sul sito Spetterà, quindi, ai dirigenti e dipendenti pubblici l’indennità sostitutiva delle ferie nei casi di cessazione del rapporto di lavoro determinatesi a seguito di un periodo di malattia, di dispensa dal servizio o in caso di decesso del dipendente. Approfondimento di Vincenzo Giannotti. n. 170 del 2007, poi riammesso in servizio ed, infine collocato in quiescenza, senza che risultasse una denegata richiesta di ferie nel 2013 o nel 2014). Al riguardo dei dirigenti medici di primo livello, i medesimi, si trovano in posizione sottordinata a quella dei dirigenti di secondo livello e alla direzione sanitaria responsabile della conduzione della struttura ospedaliera. Appare necessario ricordare che la Corte di Cassazione ha più volte ribadito che il diritto all’indennità sostitutiva delle ferie maturate e non godute si prescrive in 10 anni. III, 15/07/2019, n.1019. per i rapporti di lavoro già cessati prima dell’entrata in vigore dell’art. Le ordinanza di Cassazione n. 13473/18 e n. 15457/18 si esprimono su natura e corretta imputazione temporale dell’indennità sostitutiva di ferie non godute. 6 luglio 2012, n. 95, conv., con modif., in l. 7 agosto 2012, n. 135, censurato per violazione degli artt. ... dall’altro lato, il divieto di monetizzazione delle ferie previste dal d.l. Anche se esistono situazioni peculiari specifiche di alcuni lavoratori, le ferie non godute dal docente possono essere monetizzate, solo nel caso in cui il mancato godimento di queste sia riconducibile a fattori esterni e non sia frutto di una decisione del docente interessato. 5, comma 8, d.l. n. … Tale normativa, quindi, ribadisce l’obbligo per i dirigenti ed i dipendenti pubblici di godere delle ferie, dei riposi e dei permessi così come previsto dalla legge e dai contratti collettivi, ma vieta in modo categorico e senza eccezioni, il pagamento dell’indennità sostitutiva delle ferie, permessi e riposi maturati e non goduti durante il rapporto di lavoro. ferie maturate nei contratti a tempo determinato di durata inferiore ad un anno; ferie maturate e non godute fino al 29 aprile 2003, data di entrata in vigore del d.lgs. Le ferie maturate, di regola 26 giorni per ogni anno solare, devono essere godute entro l’anno e, comunque, non oltre 18 mesi dall’anno di maturazione, così come stabilito dal D. Lgs. T.A.R. Non è fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. Tuttavia, oltre ai casi elencati sopra, cioè ferie eccedenti le 4 settimane e la risoluzione del contratto, ci … In pratica ogni mese di lavoro il dipendente matura dei giorni di ferie e ciò anche durante il periodo di prova e di preavviso. n. 95/2012) e, pertanto, non opera: E’ questa quindi la speciale disciplina dettata per i dipendenti pubblici, i quali evidentemente sono destinatari di una normativa diversa dai dipendenti del settore privato. Pertanto, non hanno il potere di programmarsi le ferie e di autoattribuirsene il godimento, conseguendone che hanno diritto a ottenere la monetizzazione delle ferie non godute in costanza di rapporto di lavoro, cui compete, per principio generale, soltanto l’onere di provare l’avvenuta prestazione di attività lavorativa nei giorni ad esse destinati. 1, comma 1, l. 7 agosto 2012 n. 135, va interpretato nel senso che tale disciplina non pregiudica il diritto alle ferie ove prevede che non si possano corrispondere in nessun caso trattamenti economici sostitutivi, giacché correla il contestato divieto a fattispecie in cui la cessazione del rapporto di lavoro è riconducibile a una scelta o a un comportamento del lavoratore (dimissioni, risoluzione) o ad eventi (mobilità, pensionamento, raggiungimento dei limiti di età), che comunque consentono di pianificare per tempo la fruizione delle ferie e di attuare il necessario contemperamento delle scelte organizzative del datore di lavoro con le preferenze manifestate dal lavoratore in merito ai periodi di riposo, sicché la norma in parola va interpretata come diretta a reprimere il ricorso incontrollato alla monetizzazione delle ferie non godute, contrastandone gli abusi, e a riaffermare la preminenza del godimento effettivo delle ferie, per incentivare una razionale programmazione del periodo feriale e favorire comportamenti virtuosi delle parti nel rapporto di lavoro, senza arrecare pregiudizio al lavoratore incolpevole. Il dlsg. I decreti legislativi stabiliscono infatti il chiaro divieto di monetizzazione durante il rapporto di lavoro per difendere il diritto alla salute del lavoratore. Spettano quindi ulteriori 5,19 euro al giorno per ogni singolo giorno di ferie non godute. Ferie non godute: come e quanto vengono pagate? Il Tribunale Amministrativo Regionale di Bari, con la sentenza n. 848 del 7 giugno 2018 che qui si segnala, si è pronunciato sui presupposti necessari affinchè possa riconoscersi in favore del dipendente pubblico il diritto alla monetizzazione delle ferie non godute. In particolare, se il mancato godimento delle ferie emerge dalle buste paga (solitamente nella parte bassa del cedolino paga sono riportate le ferie maturate, quelle godute e quelle da godere), il lavoratore potrà ottenere un Decreto Ingiuntivo altrimenti dovrà proporre un normale ricorso di lavoro nel quale dovrà dare prova del mancato godimento delle ferie maturate. Quando le ferie non godute possono essere pagate Per legge le ferie non possono essere pagate finché si lavora sempre per la stessa azienda o lo stesso datore di lavoro. 66/2003. Ferie non godute: quando possono (e devono) essere pagate. 6 luglio 2012 n. 95, conv., con modificazioni, dall’art. Il diritto alla ferie matura durante il rapporto di lavoro in relazione ai periodi di lavoro effettivamente prestato. Consiglio di Stato sez. n. 66/2003; ferie maturate e non godute dal lavoratore il cui rapporto di lavoro cessi entro l’anno di riferimento; ferie previste dalla contrattazione collettiva o individuale in misura superiore al periodo minimo legale di quattro settimane. alcuni contratti prevedono la … Il diritto alle ferie è un diritto irrinunciabile del lavoratore (art. Infatti, all’atto di cessazione del dipendente l’ente dovrebbe corrispondere, monetizzandole, le ferie residue non … I, 17/06/2019, n.385. Il divieto di monetizzazione viene meno in una serie di circostanze, che rendono possibile, anzi obbligatorio pagare le ferie non godute ai propri dipendenti: vediamole assieme. Reggio Calabria, (Calabria) sez. La monetizzazione delle ferie non godute in luogo dei riposi compensativi è ipotesi residuale, subordinata a precisi presupposti, espressivi di comprovate scelte operative, imputabili all’amministrazione; pertanto generalizzare tali ipotesi nel caso di estenderla anche ai casi nei quali è documentato che la mancata fruizione delle ferie dipende da calcoli di convenienza del dipendente, significa obliterare la specifica … Cessazione del rapporto di lavoro La Corte d’appello di Bologna, in riforma della sentenza di primo grado, ha accolto la domanda dell’Azienda. 95/2012, nell’ottica di contenere la spesa pubblica, ha introdotto il divieto di monetizzazione delle ferie. Il ricorso giudiziario. Ugualmente, il Dipartimento della funzione pubblica ha specificato che il divieto di monetizzazione si applica solo a partire dal 07 luglio 2012 ( entrata in vigore del D.L. T.A.R. Napoli, (Campania) sez. La Corte d’appello di Bologna, in riforma della sentenza di primo grado, ha accolto la domanda dell’Azienda. Ma, potrai chiederti a questo punto, non è proprio possibile monetizzare in qualche modo le mie ferie non godute? n. 66/2003 stabilisce che “ la monetizzazione delle ferie non godute nell’anno di maturazione può avere luogo solo nel caso di risoluzione del rapporto di lavoro, ma limitatamente alle quattro settimane di ferie, previste direttamente dalla legge come tutela minima ed inderogabile per tutti i lavoratori”. Ferie non godute: il pagamento con l’indennità sostitutiva. 10 del d. lgs. 1218 c.c., secondo il quale al creditore incombe unicamente la prova dell’inadempimento, mentre sul debitore grava l’onere di dimostrare la non imputabilità di quest’ultimo; prova nel caso di specie, non fornita dall’Amministrazione. Il divieto di monetizzazione, poi, viene meno per i giorni di ferie ulteriori concessi o dal contratto individuale, o da quello collettivo. T.A.R. Vediamo quando scatta il divieto di monetizzazione e perché. V, 02/09/2013, n.4142. Vediamo quali sono i limiti e le modalità del riconoscimento dell’indennità sostitutiva delle ferie non godute. | Codice Univoco: M5UXCR1 | IBAN: IT 07 G 02008 16202 000102945845 - Swift UNCRITM1590, Supporto legale 100% online per avviare e gestire la tua attività, Questo sito contribuisce alla audience di, Richiedi una consulenza ai nostri professionisti. Tuttavia, potrebbe accadere che scaduto l’anno, si hanno ancora a disposizione giorni di ferie non godute. Iniziamo subito con una domanda: l’erogazione dell’indennità per ferie non godute è soggetta a tassazione? Nel diritto al trattamento economico riconosciuto all’aspettativa da transito non è, pertanto, compreso il diritto alle ferie, né tampoco il diritto alla monetizzazione delle ferie non godute. Invero, proprio questa norma è utile per comprendere che i due periodi di servizio, quello da dipendente militare e quello da dipendente civile si ricongiungono tra loro, a tutti i fini, sicché le ferie maturate nel primo periodo da militare possono essere godute nel secondo, da dipendente civile. Leggi le ultime sentenze su: recupero delle energie del dipendente; diritti dell’impiegato; monetizzazione delle ferie non godute; termine per la richiesta delle ferie; godimento effettivo delle ferie; programmazione del periodo feriale; diritto alla monetizzazione delle ferie non godute dei lavoratori subordinati pubblici. Se il dipendente fa ricorso e vince, di chi è la responsabilità? In realtà l’INPS ammette anche casi particolari che comportano la sospensione La risposta a questa domanda è no. Pertanto, al ricorrere di tale ipotesi, il dirigente non solo non ha diritto alla “monetizzazione automatica” delle ferie non godute non riferibili al periodo ancora pendente al momento della cessazione del rapporto ma ha anche preclusa la tutela risarcitoria sotto il profilo civilistico ordinario. Il d.l. Un dirigente di una Asl emiliana otteneva dal Tribunale del lavoro una sentenza favorevole che gli riconosceva il diritto alla monetizzazione delle ferie (pari a 246 giorni) non godute. lav., 10/05/2017, n.947. corso del quale le ferie sono state fruite. Il lavoratore perde a tutti gli effetti il diritto alla monetizzazione delle ferie non godute quando lo stesso ha fatto in modo e maniera di non fruirne. Al lavoratore domestico che usufruisce di vitto e alloggio spetta, oltre alle ferie non godute, anche l’indennità vitto e alloggio convenzionale. (Nella fattispecie, ad avviso del Collegio, le ferie residue del 2013 di cui il ricorrente chiedeva la monetizzazione non rientravano nell’ipotesi di deroga di cui alla Circolare richiamata dal ricorrente, in quanto esse si riferivano ai soli casi in cui la fruizione fosse stata impedita dalla anomala e non prevedibile conclusione del rapporto e tale circostanza non ricorreva nel caso di specie, nel quale il ricorrente era stato collocato prima in aspettativa ex art. Presupposti per la monetizzazione delle ferie non godute sono l’avvenuta cessazione dal servizio del dipendente e la circostanza che la mancata fruizione sia dipesa da documentate esigenze di servizio (presupposti questi non ravvisabili nel caso di specie). Tuttavia, esistono delle particolari situazioni all’interno delle quali è possibile optare per il pagamento delle ferie non godute … I, 11/07/2018, n.247. 66/2003 (il decreto legislativo che disciplina l’orario di lavoro, le ferie e i riposi) hanno sancito il divieto di monetizzazione delle ferie che impedisce, di fatto, che le ferie possano essere sostituite con un corrispettivo in denaro. Tale sanzione si applica per ogni lavoratore e per ogni singolo periodo di mancato godimento delle ferie. La monetizzazione delle ferie maturate e non fruite aveva trovato una prima regolamentazione, specifica ed espressa, nei CCNL dei diversi comparti della pubblica amministrazione, sottoscritti per il quadriennio normativo 1994-1997, nella prima tornata “privatistica” attuativa della riforma introdotta dal d.lgs. L’art. Risposta. Tuttavia può accadere che, al termine del rapporto di lavoro, il lavoratore non goda delle ferie maturate durante lo svolgimento dell’attività lavorativa in tal caso l’art. Tribunale Teramo sez. VI, 10/03/2011, n.1535, Email (obbligatoria se vuoi ricevere le notifiche), Notificami quando viene aggiunto un nuovo commento. Monetizzazione delle ferie: quando non è riconosciuta. n. 95 del 2012, convertito con modificazioni nella l. n. 135 del 2012, introduce il divieto di monetizzazione delle ferie non godute in tutti i casi in cui la cessazione del rapporto di lavoro è riconducibile a una scelta o a un comportamento del lavoratore (dimissioni, risoluzione) o ad eventi (mobilità, pensionamento, raggiungimento di limiti di età), che comunque consentono di pianificare per tempo la fruizione delle ferie e di attuare il necessario contemperamento delle scelte organizzative del datore di lavoro con le preferenze manifestate dal lavoratore in merito ai periodi di riposo. Come chiarito l’indennità sostitutiva per ferie non godute è un diritto che sorge esclusivamente nei casi previsti dalla legge così come individuati e ribaditi sia dalla Giurisprudenza che dal Ministero del Lavoro in numerose circolari. Come detto il lavoratore che durante il rapporto di lavoro non ha goduto delle ferie maturate, se rientra nelle ipotesi di monetizzazione sopra indicate, ha diritto a vedersi corrispondere dal datore di lavoro in busta paga l’indennità sostitutiva delle ferie. A differenza, quindi, dei dipendenti del settore privato, dall’entrata in vigore del D. L. n. 95/2012, non è più possibile la monetizzazione delle ferie, e pertanto, verranno disapplicate tutte le norme legali e contrattuali che la consentivano. Il Tar di Catanzaro sottolinea l’insindacabilità del diritto alle ferie, giudicando idonea la monetizzazione anche per i militari. Le ferie non fruite, normalmente, non possono essere pagate. Ci sono però alcune situazioni in cui il mancato godimento può dar luogo alla monetizzazione. Nel caso in cui anche tale richiesta dovesse rimanere senza risposta da parte del datore di lavoro, al lavoratore non resta che rivolgersi alle Autorità Giudiziarie (Tribunale del Lavoro) per ottenere quanto dovuto. Oppure iscriviti alla nostra newsletter per rimanere sempre aggiornato. 5, comma 8, d.l. Spesso quando si è in vista delle vacanze, molte badanti si domandano se è possibile guadagnare maggiormente non usufruendo delle ferie. Ma ciò, evidentemente, non significa che anche durante l’aspettativa di transito maturi un diritto alle ferie. Vi sono, tuttavia, ulteriori ipotesi, così come chiarito dalla giurisprudenza e dal Ministero del Lavoro, in cui è possibile monetizzare le ferie maturate e non godute durante il rapporto di lavoro. 1. La Legge per Tutti Srl - Sede Legale Via Francesco de Francesco, 1 - 87100 COSENZA | CF/P.IVA 03285950782 | Numero Rea CS-224487 | Capitale Sociale € 70.000 i.v. 5, comma 8, d.l. L’art.5, comma 8, del D.L. Ed eccoci ad un altro frequente interrogativo quando si parla di ferie e permessi non goduti: quanto vale un giorno di ferie? Il divieto di monetizzazione delle ferie non godute non può considerarsi assoluto, nel senso di proibire radicalmente il pagamento del compenso sostitutivo, pertanto, a fronte di evidenti impossibilità al godimento delle ferie non attribuibili in alcun modo alla volontà del lavoratore (nella specie il lavoratore ha tempestivamente comunicato al datore di lavoro il proprio recesso dal rapporto di lavoro per collocamento in quiescenza e il datore di lavoro ha comunicato al dipendente la necessità della fruizione delle ferie residue in costanza del rapporto di lavoro, stante l’impossibilità della loro monetizzazione, il dipendente non ha potuto usufruire dei n. 15 giorni di ferie residue nel mese di dicembre e di gennaio 2015, come inizialmente convenuto tra le parti, a causa di contestuale richiesta di fruizione di ferie da parte di molti altri dipendenti, per cui il contemperamento delle esigenze di assicurare la continuità del servizio e di garantire il recupero delle energie del dipendente possa risolversi in un aprioristico riconoscimento della prevalenza delle prima e rendere intempestiva qualsiasi istanza, anche presentata con ampio anticipo, da parte del lavoratore, ai fini della conservazione del di lui diritto), il divieto di corrispondere un compenso sostitutivo configura un comportamento censurabile, non essendo logico far derivare da una violazione dell’ art.
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