Più la siccità è prolungata, più grandi sono le dimensioni delle parti vegetali che si seccano. A questo si è sovrapposto, a settembre 2019, un evento di riscaldamento improvviso della stratosfera (oltre 40 gradi di aumento) nella zona Antartica, anch'esso straordinario, per cause "naturali", che ha portato ulteriore aria calda e secca sull'Australia. Già distrutti 40 mila chilometri quadrati di boschi. Da venerdì inizia una settimana di stato d'emergenza nel Nuovo Galles del Sud. (*) Fonte: L'Australia brucia: cause, dati e fake news sulla situazione bushfire, di Francesca Buoninconti A livello di temperature massime, la media è stata di oltre due gradi superiorerispetto ai valori registrati nelle serie storiche dellâultimo secolo, e in particolare di mezzo grado più alta rispetto a quello che finora era stato lâanno record, il 2013. Lâanno appena concluso è stato per lâAustralia ilpiù caldo in assoluto (e il secondo a livello globale) da quando si eseguono misurazioni sistematiche. "Tutti gli ultimi report dell'IPCC, delle istituzioni di ricerca australiane sull'ambiente, e dello stesso governo, concordano nel segnalare un aumento del pericolo incendi in Australia a causa del cambiamento climatico, con grado di probabilità "virtualmente certo". Normalmente, gli incendi più vasti si verificano infatti in giornate molto ventose. Secondo Ross Bradstock, dell'Università di Wollongong, un singolo incendio causato da fulmine (il Gospers Mountain Fire) ha già percorso da ottobre a oggi oltre 500mila ettari di bush, e potrebbe essere il più grande incendio mai registrato nel mondo in tempi storici". Come spiega Chris Dickman, esperto di biodiversità dell’Università di Sidney, in quest’articolo della BBC, infatti, potrebbero essere andare incontro a mancanza di cibo e di rifugi adeguati. Ma si tratta di un ecosistema completamente diverso da quello che ora è in fiamme". Tutti i marchi Sky e i diritti di proprietà intellettuale in essi contenuti, sono di proprietà di Sky international AG e sono utilizzati su licenza. Il periodo di siccità e caldo dipende da diversi fattori, come spiega in un comunicato Andrew Watkins del Bureau of Meteorology. Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. TAG: Australia, incendi australia, cosa sta accadendo in Australia, Stato di Victoria, nuovo galles del Sud, Australia in fiamme, incendi Australia cause. Leggi anche: BPA, in attesa della nuova valutazione, Articolo pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.  Â, […] sono il risultato di una concatenazione di fenomeni più complessi (ne abbiamo parlato qui) ma sempre riconducibili ai cambiamenti climatici. Australia incendi cause. Molte specie del bush â spiega il docente torinese - contengono oli e resine molto infiammabili, in modo da bruciare per bene e con fiamme molto intense quando arriva il fuoco. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati. Infine Vacchiano lancia un appello: "Ridurre le nostre emissioni con comportamenti collettivi e ad alto impatto. Le più comuni sono i fulmini e la disattenzione umana , a cui si aggiunge anche lo strano comportamento ancora poco conosciuto di una specie di uccelli rapaci chiamati sparvieri . Le squadre di terra non possono operare in sicurezza già con intensità di 4000 kW per metro (25 volte inferiore a quella degli incendi più intensi)". Nella sua analisi, Vacchiano parte dagli ettari di terra che in Australia sono già andati in fumo. I suoi studi hanno l'obiettivo di "capire come gli alberi e le foreste rispondono al climate change, come cambiano i benefici che forniscono allâumanità , e come gestirli in modo sostenibile assicurando la loro conservazione, la loro resilienza e la loro capacità di contrastare la crisi climatica in corso". Che cosa ha provocato questi roghi e come si è arrivati ad una situazione del tutto fuori controllo? A causa di queste elevate temperature qui mai registrate, si stanno susseguendo diversi incendi in molte zone estese del nord del paese. A Cranberra, riporta il New York Times citando il gruppo di ricerca no profit Berkeley Earth, la peggiore qualità dell’aria è stata registrata il 2 gennaio, quando sono stati registrati in media quasi 100 microgrammi per metro cubo di particolato sottile (PM2.5). Non molto diversa la situazione delle precipitazioni: secondo i dati ufficiali dellâAu⦠Stanno interessando tutto il Paese, concentrandosi a Sud-Est e in particolare nel Nuovo Galles del Sud, che a inizio anno ha dichiarato sette giorni di stato di emergenza per la terza volta da novembre. "In Australia, metà delle accensioni sono causate da fulmini, e metà dall'uomo per cause sia colpose che dolose (in Italia invece il 95% è di cause antropiche, prevalentemente colpose). Ma molti altri incendi sono attribuibili alla mano umana, tra errori evitabili, divieti temporanei inascoltati e roghi appiccati di proposito. Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail. Altri, in compenso, ne troveranno addirittura di migliori". Un'ondata di calore terrestre e marina ha fatto registrare nel Paese temperature record a dicembre (42°C di media nazionale, con punte di 49), mentre la siccità si protrae ormai da ben due anni. Il problema principale - spiega - è che l'economia dell'Australia è fortemente basata sull'estrazione e l'esportazione di carbone (soprattutto verso Giappone - 40% dell'export -, Cina e India), un combustibile fossile la cui estrazione non è compatibile con il raggiungimento degli obiettivi di Parigi per contenere il riscaldamento della Terra al di sotto di 1.5 °C rispetto all'epoca preindustriale. 0 Preferiti. Leggi anche. E non siamo che all'inizio dell'estate (le stagioni in Australia sono spostate di sei mesi rispetto alle nostre, quindi ora è come se fosse l'inizio di luglio), perciò queste cifre saliranno ancora, potenzialmente fino a 15 milioni di ettari percorsi dal fuoco. Giorgio Vacchiano, ricercatore e docente alla Statale di Milano, ha provato a dare una spiegazione scientifica per punti su uno dei disastri ambientali più devastanti degli ultimi tempi e sul perché è così difficile arginare e spegnere i roghi. Accedi con il tuo Sky ID o registrati in pochi istanti. Il 2019 infatti è stato registrato come lâanno più caldo dellâultimo secolo, mentre la siccità si manifesta ormai da due anni. Con un post pubblicato sul suo profilo Facebook e riprendendo un report del New York Times, Vacchiano ha cercato a far luce in maniera scientifica sulle origini dei roghi, le conseguenze, sul perché sia così difficile delimitarli e spegnerli e sullâimpatto dei cambiamenti climatici. Oggi non vi è paesaggio naturale e vegetale che non sia stato modellato più o ⦠Per accettare le notifiche devi dare il consenso. LA FOTO DELLA NASA E UNA PICCOLA PRECISAZIONE. "Ma la sfida dei servizi di lotta agli incendi, valida anche in Italia, è come mantenere operativo un sistema che ha bisogno di attivarsi su vastissima scala solo una volta ogni decennio. Si tratta di una vegetazione che è nata per bruciare: il clima dell'Australia centrale è stato molto arido negli ultimi 100 milioni di anni (da quando l'Australia ha compiuto il suo viaggio dall'Antartide alla posizione che occupa attualmente), e gli incendi causati dai fulmini sono stati così frequenti da costringere le piante a evolversi per superarli nel migliore dei modi: lasciarsi bruciare! Incendi molto grandi e intensi sono addirittura in grado di crearsi il vento da soli: l'aria calda sale così rapidamente da lasciare un "vuoto": per riempirlo, accorre violentemente altra aria dalle zone circostanti. Non vi è dubbio che il riscaldamento globale sia la causa principale â diretta e indiretta â dei roghi che attualmente stanno devastando New South Wales, Queensland, Sud Australia e Victoria. Il risultato è una firestorm, il "vento di fuoco", con il quale l'incendio si auto-sostiene fino all'esaurimento del combustibile disponibile". Il terzo punto affrontato da Vacchiano è probabilmente quello più centrale dellâintera questione: cosa ha causato i roghi? L'Australia è grande 769 milioni di ettari, quindi non possiamo dire che stia "bruciando un continente". Gli animali più piccoli e meno mobili (koala, ma anche anfibi, micromammiferi e rettili) possono effettivamente non riuscire a fuggire, e questi habitat saranno radicalmente modificati per molti anni a venire - molti animali non troveranno più condizioni idonee. L'Australia continua a bruciare, ecco perché. Le scarse precipitazioni, la conseguente siccità e le elevate temperature hanno rappresentato un fattore predisponente per lo sviluppo degli incendi perché, come abbiamo raccontato qui, influenzano il contenuto di umidità del combustibile e, di conseguenza, il rischio che l’incendio si sviluppi. Quando anche le parti più grandi (fusti e rami) perdono acqua, cosa che avviene molto raramente, gli incendi possono durare più a lungo: proprio come in un caminetto, i "pezzi" piccoli sono quelli che fanno accendere il fuoco, e quelli grandi sono quelli che bruciano per più tempo. A questo si è aggiunto la fase negativa del Southern Annular Mode, un movimento verso nord dei venti occidentali, che ha portato aria calda e asciutta sul Paese. Il problema più grande che abbiamo è questo. Gli incendi sono innanzitutto un fenomeno comune in moltissimi Paesi, che si intensificano naturalmente durante le stagioni più calde e secche. Nato a Torino il 2 gennaio del 1980, Vacchiano è laureato in Scienze Forestali e Ambientali con un il Dottorato di ricerca in Scienze Agrarie, Forestali e Agroambientali. Attualmente è ricercatore e docente in gestione e pianificazione forestale allâUniversità Statale di Milano. Il primo è il dipolo positivo dell’Oceano Indiano, un fenomeno per il quale le acque al largo della costa nord-ovest dell’Australia sono più fredde, diminuendo le piogge e aumentando le temperature; i ricercatori si aspettano inoltre che il dipolo ritardi i monsoni dei mesi estivi. Inoltre, naturalmente, gli incendi stanno anche determinando l’emissione di anidride carbonica in atmosfera. Gli incendi in Australia tra cause e conseguenze. C'è da dire che l'intensità della siccità e degli incendi in corso avrebbe messo probabilmente in difficoltà anche i servizi e le comunità più preparate". I koala sono colpiti duramente, ma domani toccherà ancora ad altri animali, altri ecosistemi... altri uomini. Il terzo fenomeno è stato uno spostamento verso nord dei venti occidentali (o anti-alisei), i venti che soffiano costantemente da ovest a est tra 30 e 60 gradi di latitudine sui mari dei due emisferi terrestri. Iniziamo col dire che ad accendere la miccia sono stati eventi naturali, in particolare fulmini, ma anche tralicci della corrente caduti per i venti a oltre 100 km/h. Vuoi rimanere informato sulle nostre novità e i nostri eventi? "Nell'ultimo anno le temperature medie sono state 1.5 gradi più alte rispetto alla media 1961-1990, le massime oltre 2 °C in più, ed è mancato oltre un terzo della pioggia che solitamente cade sul continente. Dichiaro di aver letto l'informativa sulla privacy. Entrambi questi eventi sono influenzati dai cambiamenti climatici; inoltre, come spiega il Guardian, le temperature australiane sono aumentate di 1 grado dal 1910 a oggi. L'altro strumento per evitare gli incendi è la prevenzione, che viene svolta su grandi estensioni con la tecnica del "fuoco prescritto", che elimina il combustibile utilizzando una fiamma bassa e scientificamente progettata (un tipo di intervento approvato anche da molti ecologisti australiani, e praticato da quarantamila anni dalle popolazioni aborigene).
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